Domande frequenti Stampa
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 1 - Qual è il periodo migliore per la posa in opera del Pratopronto?
 2 - Come si prepara il terreno argilloso?
 3 - Come si prepara il terreno sabbioso?
 4 - E’ possibile calpestare il Pratopronto® subito dopo la posa in opera?
 5 - Avendo un cane, esiste una varietà di prato più indicata? 
 6 - Quante volte debbo falciare il mio Pratopronto in un mese?
 7 - Cosa accade se non falcio per lungo tempo?
 8 - Quando debbo effettuare il primo taglio dopo la posa in opera?
 9 - A quale altezza di taglio posso falciare il mio Pratopronto®?
 10 - Il mio giardino è in pieno sole, quale prato posso installare?
 11 - Il mio giardino è ombreggiato cosa posso fare?
 12 - Si può coltivare un buon prato sotto la chioma di un pino?
 13 - Qual'è lo spessore di terra necessario alla crescita di un prato?
 14 - Qual'è il prato che cresce meno?
 15 - Quando posso utilizzare la Dichondra?
 16 - Il mio giardino è pieno di infestanti e pensavo di installare un Pratopronto® cosa posso fare?
 17 - Se la superficie interessata si trova vicino al mare, quale tipo di prato posso installare?
 18 - Cosa vuol dire specie macroterma o microterma e quali differenze vi sono?
 19 - Esistono specie macroterme che si possono riprodurre da seme?
 20 - Posso effettuare un diserbo e mettere subito in opera il pratopronto?
 21 - Dopo quanto tempo dopo la posa in opera posso effettuare una concimazione?

 

 

1 - Qual è il periodo migliore per la posa in opera del Pratopronto®?

E’ possibile effettuare la posa in opera durante tutto l’anno, purché seguiate attentamente le indicazioni che vi forniamo nelle apposite schede tecniche. Risulta comunque più agevole programmare la vostra posa in opera al di fuori dei periodi estremamente caldi (35°C) che finirebbero con il richiedere semplicemente maggior attenzione nelle prime fasi di attecchimento (più irrigazioni e/o trattamenti fungicidi); viceversa, in caso di periodi estremamente freddi (0°C), i tempi di attecchimento sono più lunghi.

2 - Come si prepara il terreno argilloso?

I suoli argillosi danno facilmente origine a ristagni idrici, i quali possono favorire un eccessivo compattamento del suolo che impedirebbe la normale ossigenazione dell’apparato radicale, inoltre in tali condizioni si verifica un aumento eccessivo nell’insorgenza di patologie del prato; vi suggeriamo quindi di apportare materiali drenanti quali sabbia di fiume lavata, pozzolana o lapillo in ragione di 1,5 / 2 metri cubi almeno per 100 metri quadri, da integrarsi con il suolo sottostante. Per ulteriori informazioni consulta la nostra scheda tecnica "messa in opera".

3 - Come si prepara il terreno sabbioso?

I suoli molto sabbiosi, caratterizzati da una elevata permeabilità e dalla scarsezza di elementi nutritivi, potranno essere arricchiti con l’apporto di sostanza organica (terricci, torbe) di buona qualità in ragione di 1,5 metri cubi per 100 metri quadri. Per ulteriori informazioni consulta la nostra scheda tecnica "messa in opera".

4 - E’ possibile calpestare il Pratopronto® subito dopo la posa in opera?

Onde evitare lo spostamento delle zolle appena posizionate, è consigliabile attendere alcuni giorni prima di potervi accedere: da sette a dieci durante la buona stagione e circa venti durante i periodi invernali. Soltanto dopo circa 30 giorni dalla posa in opera potrete cominciare a sfruttare il vostro prato, in altre parole dopo che l’apparato radicale si sia sviluppato.

5 - Avendo un cane, esiste una varietà di prato più indicata?

I danni maggiori sono causati dall’istinto di scavare del vostro cane ed in questo caso vi sono due possibili scelte da effettuarsi in base alle vostre esigenze e quindi alle caratteristiche del vostro giardino:
scegliere uno dei nostri miscugli sempreverdi (microterme) es. Roma/Sport poiché egualmente resistenti al calpestio e ripristinare in seguito ad eventuali danni, riposizionando nuove zolle.
Oppure scegliete una delle nostre specie macroterme caratterizzate dalla presenza di stoloni ovvero capaci di crescere orizzontalmente e quindi in grado di ricolonizzare le zone danneggiate senza apporto di nuove zolle ed in tempi decisamente brevi; si tratta di specie che a seconda delle temperature a cui sono esposte durante l'inverno possono andare in dormienza.

Danni meno frequenti sono causati dalle urine che determinano delle bruciature fogliari di forma circolare che possono portare il tappeto alla morte. Unico rimedio consiste nell’irrigare immediatamente ed abbondantemente queste aree.

6 - Quante volte debbo falciare il mio Pratopronto® in un mese?

Le frequenze di taglio variano molto in funzione delle temperature e della specie in questione:
le specie microterme "Roma/Sport" durante la buona stagione si tagliano con frequenze massime di cinque/sette giorni; con l’abbassarsi della temperatura si scende progressivamente sino ad arrivare a tagli invernali ogni 20/30 giorni.
Le specie macroterme hanno comportamenti molto diversi fra di loro, passando da frequenze massime di 3/4 giorni per "Olimpico", 4/5 per "Mediterraneo", 7 per "Aries", 10 per "El Toro" e 15 per "Florida" durante la buona stagione. Diversamente la "Dichondra" richiede soltanto tagli occasionali per riordinare il suo aspetto (ogni 30 giorni circa). Bisogna precisare che queste specie macroterme sono tutte caratterizzate da una dormienza invernale qualora esposte a temperature inferiori ai 10°C. Durante tale fase non si esegue alcuna falciatura. Vi ricordiamo che esiste la possibilità di utilizzare dei regolatori di crescita che, se applicati regolarmente sono in grado di ridurre di circa il 35% la frequenza con cui avvengono i tagli. Leggete con attenzione il nostro catalogo prodotti e le relative schede tecniche per scegliere la specie più idonea alle vostre esigenze.

7 - Cosa accade se non falcio per lungo tempo?

Chiariamo un concetto: la falciatura è un’operazione indispensabile per la maggior parte dei nostri prodotti, pertanto bisogna rispettare quanto più possibile le frequenze e le altezze di taglio suggerite per ogni singola specie. Nel caso in cui il vostro prato dovesse “sfuggire” a tali frequenze e crescere molto, seguite questa semplice regola: durante una falciatura non può essere asportato più del 20/30% dell’altezza, ad esempio un prato alto 10cm non può essere tagliato improvvisamente a meno di 7cm da terra; dovranno essere eseguiti almeno due tagli a questa altezza prima di procedere ad un alteriore abbassamento di taglio e così via fino all’altezza desiderata.

8 - Quando debbo effettuare il primo taglio dopo la posa in opera?

Il ritmo di crescita del vostro prato varia molto in base alle temperature ambientali, di conseguenza nei mesi invernali potrebbero passare anche tre settimane, mentre nella buona stagione è spesso sufficiente una settimana. Bisogna sempre evitare crescite eccessive con conseguenti bruschi abbassamenti di taglio che indebolirebbero molto il prato; verificate inoltre le nostre schede tecniche che specificano le altezze di taglio ottimali per ogni specie; per ulteriori chiarimenti vedi domanda n. 7 “Cosa accade se non falcio per lungo tempo” .

9- A quale altezza di taglio posso falciare il mio Pratopronto®?

Ognuno dei nostri prodotti possiede un’altezza di taglio ottimale descritta nelle relative schede tecniche; le altezze suggerite sono indispensabili per un risultato ottimale, poiché altezze inferiori determinano un indebolimento della specie (diradamento, decolorazione ed insorgenza di infestanti e patologie) mentre altezze superiori incrementano molto l’accumulo di massa vegetale denominata feltro che determina eccessivo galleggiamento della macchina da taglio e conseguente scarso risultato nella qualità del taglio, oltre ad una maggiore insorgenza di malattie fungine.

Segue uno schema relativo ai nostri prodotti:

Roma: 4/5 cm
Sport: 2,5/3 cm
Olimpico: 1,7/2,5 cm
Mediterraneo: 1,7/2,5 cm
El Toro: 3,0 /4 cm
Aries: 2,0/3 cm
Florida: 4/5 cm
Dichondra: 2,5/3 cm 

Ovviamente nel caso della Dichondra il taglio non è assolutamente indispensabile ma lo si può effettuare periodicamente per ripristinare  una maggiore omogeneità del manto erboso.

10 - Il mio giardino è in pieno sole, quale prato posso installare?

In un’esposizione tale non vi sono limitazioni particolari nella scelta, sempre che vi sia una disponibilità d’acqua adeguata: le specie microterma "Sport" risulta più esigente, seguita dal "Roma" che è decisamente più tollerante. Nel caso in cui vi siano scarse disponibilità di acqua e magari di cattiva qualità (presenza eccessiva di Sodio e/o sali minerali in genere) potrete utilizzare le specie macroterme  che richiedono irrigazioni molto meno frequenti; queste specie infatti sono capaci di sopravvivere in condizioni estreme e di entrare in dormienza per garantire la propria sopravvivenza in caso di prolungate siccità. Vi consigliamo comunque di consultare attentamente il nostro catalogo prodotti e le relative caratteristiche di ogni specie.

11 -Il mio giardino è ombreggiato cosa posso fare?

Con il termine “mezz’ombra” s’intende una superficie colpita dal sole diretto per almeno quattro ore al giorno (quantomeno nel periodo estivo), oppure una cosiddetta ombra macchiettata di sole ovvero una luce filtrata solo parzialmente dalla chioma di alberi e/o siepi. In tali situazioni è opportuno potare il più possibile le vostre piante onde favorire una maggior insolazione e ventilazione. Verificate inoltre che non vi siano ristagni d’acqua o comunque umidità costante nel suolo (ad esempio con presenza di muschio) e nel caso in cui, dovrete procedere come descritto nella scheda tecnica “Consigli per l’impianto del nostro Pratopronto”, apportando materiali drenanti. Scegliere una specie resistente alla mezz’ombra come ad esempio il nostro miscuglio "Roma" una microterma oppure nell'ambito delle macroterme "El Toro" o meglio ancora "Florida" poichè è tollerante anche a situazioni in cui non batta mai luce diretta.

12 -Si può coltivare un buon prato sotto la chioma di un pino?

Diciamo che è possibile purché si proceda come segue: sfrondare il più possibile la chioma ed eliminare i rami più vecchi, raccogliere eventuali accumuli di aghi sulla superficie in questione, apportare generosi quantitativi di sostanza organica quali stallatici e/o terricci e sabbia miscelandoli al suolo mediante fresatura o vangatura; questi materiali devono sempre essere molto ben decomposti e di provenienza garantita, in quanto possono apportare molti semi di infestanti e/o malattie fungine. Non è consigliabile apportare materiali che abbiano un ph basso poichè spesso in tali situazioni lo è già oltre misura. Risulta utile rialzare il livello del terreno di pochi centimetri mediante l’apporto dei suddetti materiali allo scopo di ricoprire tutte le eventuali radici affioranti. Scegliete sempre la specie più adatta a tali condizioni come ad esempio il nostro "Florida" e gestite accuratamente l’irrigazione evitando di creare condizioni di eccessiva e soprattutto costante umidità: a tal fine è utile precisare che in un giardino ove siano presenti condizioni sia di ombra che di sole pieno, i cicli irrigui dovranno essere programmati in modo decisamente diverso. Per ulteriori informazioni consultare le nostre schede tecniche di messa in opera.

13 -Qual è lo spessore di terra necessario alla crescita di un prato?

Generalmente sono necessari circa 20/30 cm di suolo per uno sviluppo ottimale della pianta; scendere al di sotto di tali parametri vuol dire progressivamente ridurre lo sviluppo dell’apparato radicale necessario ad ottenere una buona resistenza alla siccità ed a tutti gli stress in genere quale ad esempio il calpestio. Con accorgimenti particolari è possibile realizzare un prato anche con spessori di circa 10 centimetri, ovvero il substrato dovrà essere quanto più possibile in grado di trattenere acqua ed elementi nutritivi e sarà necessario effettuare anche più interventi irrigui nel corso della giornata; al fine di evitare ristagni idrici predisponete sempre un materiale drenante (argilla espansa od appositi tappetini) e verificate le pendenze necessarie a lasciar sgrondare le acque in eccesso. A questo punto risulta essenziale la scelta della specie poiché dovrà essere particolarmente resistente agli stress in genere e quindi, nelle zone caratterizzate da clima mite sono vivamente consigliate tutte le specie macroterme, sostituibili in zone meno calde con le specie microterme. Per ulteriori informazioni vedi il nostro "Pratotetto®".

14 - Quale il prato che cresce meno?

Tra le specie microterme "Roma" e "Sport" non vi sono grandi differenze ovvero nel periodo di massima crescita si effettua circa un taglio ogni 5/7 giorni per arrivare poi ad uno ogni 20 durante l’inverno. Le specie macroterme  differiscono molto tra loro passando da frequenze massime di 3/4 giorni per "Olimpico", 4/5 per il "Mediterraneo", 7 per "Aries", 10 per "El Toro" e 15 per "Florida".  Diversamente la "Dichondra" richiede soltanto tagli occasionali per riordinare il suo aspetto (ogni 30 giorni circa).

15 - Quando posso utilizzare la Dichondra?

Si tratta di una specie macroterma, che predilige quindi climi caldi ed esposizioni soleggiate; tollera discretamente la mezz’ombra ovvero circa 4/5 ore si sole diretto al giorno anche se tende a "filare" ed a diradarsi. Durante l’inverno subisce viraggi di colore fino ad assumere colorazioni giallastre in caso di inverni decisamente freddi. Utilizzarla sempre in situazioni di scarso calpestio in quanto non è in grado di tollerarlo, finirebbe con il diradarsi e lasciar spazio alle infestanti. Necessita di tagli occasionali per riordinare il suo aspetto (ogni 30 giorni circa).

16 - Il mio giardino è pieno di infestanti e pensavo di installare un Pratopronto® cosa posso fare?

Il Pratopronto® è in grado di frenare da subito l’insorgenza di molte specie infestanti presenti nel suolo (soprattutto semi) poiché determina una pacciamatura naturale con la sua fitta coltre di radici e foglie. Qualora siano presenti specie particolarmente invasive quali Cyperus (quadrello) o Cynodon Dactylon (gramigna comune) in grado di riemergere da profondità anche elevate del suolo a distanza di un anno ed oltre dal nuovo impianto, si consiglia di intervenire con diserbanti specifici come descritto nella scheda tecnica “Preparazione del suolo e posa in opera del Pratopronto”. E’ molto importante in queste situazioni evitare assolutamente di vangare e/o fresare il terreno poiché in tal modo non faremmo altro che stimolare le immense capacità riproduttive di queste specie.

17 - Se la superficie interessata si trova vicino al mare, quale tipo di prato posso installare?

Quasi sempre i danni maggiori sono provocati da accumuli di Sodio (sale marino) trasportato dal vento o proveniente dall’acqua d’irrigazione, in associazione a suoli molto sabbiosi e quindi incapaci di trattenere acqua. Verificate pertanto la qualità nonché quantità della vostra acqua irrigua al fine di stabilire il prodotto più idoneo, tenendo conto che le specie macroterme risultano genericamente più resistenti alla siccità ed alle acque di qualità medio/scarsa. Qualora siate in presenza di quantitativi estremamente elevati di Sodio vi consigliamo l’installazione del nostro prato "Mediterraneo" (composto da Paspalum Vaginatum) impiegato da anni e con grande successo su molte coste del nostro Paese fin sulla battigia.

18 - Cosa vuol dire specie macroterma o microterma e quali differenze vi sono?

Con il termine microterme si intendono tutte quelle specie che sviluppano al meglio con temperature dai 16 ai 24°C, arrivando a resistere bene ai nostri inverni (anche sotto lo zero) e tollerando i mesi più caldi (30/33°C) riducendo il proprio ritmo di crescita.
Sono quindi delle specie sempreverdi, che crescono molto bene nelle zone settentrionali e centrali d’Italia, riuscendo ad adattarsi discretamente anche nelle zone meridionali (soltanto il Pratopronto® "Roma"). Le specie macroterme sono delle eccellenti alternative per tutte quelle zone caratterizzate da inverni decisamente caldi ed estati torride, nonché per tutte quelle zone costiere caratterizzate semplicemente da inverni miti (quali il Lazio). Il loro sviluppo maggiore si ha con temperature dai 30 ai 37°C arrivando anche oltre, senza però ridurre il proprio ritmo di crescita come nel caso delle microterme. Quindi avrete un prato molto più resistente e sfruttabile in condizioni di caldo così estreme. Bisogna precisare che possiedono una forte tolleranza alla siccità, alla presenza di Sodio (sale marino) e sali minerali in genere eventualmente presenti in eccesso nella vostra acqua d’irrigazione.
Durante i mesi invernali si verifica un calo della crescita e della colorazione (dormienza) che varia in funzione delle temperature, ovvero con minime intorno ai 10°C si ottiene una forte riduzione della crescita ed un viraggio di colore (tonalità verde-grigio), mentre con minime intorno a 0°C (es.
Roma e dintorni) si ottiene una dormienza piena con blocco totale della crescita e completo ingiallimento del prato (da dicembre ai primi di marzo circa). Nel caso in cui si voglia mantenere sempreverde il vostro prato, bisognerà eseguire una trasemina (all’incirca ad ottobre) utilizzando delle specie microterme capaci di dare un ottimo risultato fino alla primavera, momento in cui la vostra specie macroterma ricolonizzerà nuovamente la superficie grazie semplicemente all’aumento di temperatura. Per ulteriori informazioni consultare la scheda tecnica manutenzione specie macroterme.

19 - Esistono specie macroterme che si possono riprodurre da seme?

Nei garden center è possibile reperire confezioni di sementi, quasi sempre di Cynodon Dactylon ovvero Gramigna comune o magari qualche suo vecchio ibrido dall’aspetto notoriamente molto grossolano; la nostra azienda, dopo diversi anni di sperimentazione effettuata in collaborazione con il Dr. James B. Beard dell'International Sports Turf del Texas e la Federazione Italiana Golf, ha deciso di commercializzare solamente quelle specie e quelle varietà riproducibili da parti vegetative (es. rizomi e/o stoloni) e che non sono quindi in grado di essere riprodotte dal proprio seme in quanto sterile; la scelta è dipesa dal fatto che lo studio effettuato ha dimostrato come genericamente le specie riproducibili da seme attualmente disponibili sul mercato, abbiano ottenuto dei risultati modesti rispetto alle altre: ovvero la densità e l’uniformità e quindi l’aspetto estetico generale lasciassero a desiderare. Da tutto ciò si deduce un ulteriore vantaggio nell’utilizzo di specie che producano seme sterile, determinato dalla loro impossibilità di disseminarsi nel vostro giardino senza che voi possiate impedirlo.

20 - Posso effettuare un diserbo e mettere subito in opera il pratopronto®?

Dipende dal principio attivo impiegato, pertanto vi consigliamo di utilizzare prodotti commerciali contenenti soltanto Glifosate, in altre parole un erbicida totale (non selettivo) a bassa tossicità; la caratteristica di questa molecola è di essere assorbita esclusivamente da foglie e fusti erbacei (quindi non lignificati) e non da radici o tronchi ed inoltre possiede una bassissima persistenza nel terreno. Nonostante sia possibile effettuare la posa in opera del Pratopronto® dopo soli due giorni dall’applicazione di questo prodotto, vi consigliamo comunque di attendere che le infestanti si siano almeno apparentemente disseccate (circa 15/20gg), altrimenti potrebbe essere parzialmente compromesso l’effetto erbicida desiderato. Per avere ulteriori informazioni consultate la nostra scheda tecnica “Preparazione e posa in opera del Pratopronto®”.

21 - Dopo quanto tempo dopo la posa in opera posso effettuare una concimazione?

Nel caso in cui siano state effettuate delle concimazioni minerali al momento della posa in opera, si può intervenire dopo circa 30 giorni; in caso contrario effettuare una concimazione in seguito al primo taglio che normalmente avviene dopo circa 7/10 giorni dalla posa in opera. Impiegare un concime minerale con un alto titolo in Fosforo come descritto nella scheda tecnica “Preparazione e posa in opera del Pratopronto®”.